Cosa ci sarà mai da dire in merito a valori e sostenibilità che già non sia stato detto o scritto? Nulla, o forse tutto.

Chi mi conosce sa che amo le parole e, per prima cosa, vado a trovarne etimo e significato. L'etimo va a poggiare sui concetti di forza, pregio e virtù. La definizione data da Treccani è: “Dal punto di vista dei comportamenti sociali, si tende a considerare come valore ogni condizione o stato che l’individuo o, più spesso, una collettività reputa desiderabile, attribuendogli in genere significato e importanza particolari e assumendolo a criterio di valutazione di azioni e comportamenti” “o come principio, soprattutto di vita morale, dipendente da una valutazione soggettiva e pratica”.

Quindi, partendo da questa definizione, il valore è una condizione:

  1. reputata desiderabile da noi stessi
  2. correlata al nostro gruppo sociale di riferimento
  3. che, di conseguenza, guida le nostre azioni.

I valori sostanzialmente ci emozionano e, emozionandoci, ci muovono, ci motivano. Ci servono, come una mappa, a comprendere la gerarchia delle nostre priorità. Quella dei nostri valori è la mappa in cui ci riconosciamo, e che, nella narrazione con gli altri e con noi stessi, ci fa creare la nostra identità. Una volta fatto questo, i valori ci aiutano poi a selezionare le azioni da intraprendere nella vita di tutti i giorni, in funzione del valore che possiamo creare o implementare.

L'origine dei valori, individuali e sociali, occupa molte discussioni filosofiche, antropologiche, sociologiche e psicologiche. Non approfondisco, sia per mancanza di competenza in merito, sia perché qui e ora è per me funzionale restare sul ruolo giocato dai valori nella motivazione e nelle scelte professionali.

“I valori si misurano in base agli altri valori che devono essere sacrificati per ottenerli.”

Zygmunt Bauman

Provate a riflettere su quando vi trovate in un momento di forte disagio, quei momenti in cui una voce dentro di voi vi dice "non dovresti essere qui", quando c'è qualcosa che non fluisce come dovrebbe, quando ci sono decisioni (a prima vista) immotivatamente difficili da prendere. Fermatevi un secondo e provare a comprendere l'origine del disagio. Spesso, vi troverete a identificare un disallineamento tra ciò che per voi è importante, degno di attenzione e ciò che state vivendo.

Lo stress spesso nasce da un'incongruenza tra il sistema dei valori in cui crediamo e quelli che ci troviamo ad agire.

Per questo ho intitolato l'articolo "valori e sostenibilità": credo fermamente che la sostenibilità di un ruolo, di un lavoro, di un'azione sia direttamente correlata con la sua adesione al nostro sistema valoriale. Se ci scostiamo da esso, potremo sicuramente continuare a lavorare, ma con un forte stress che renderà quel ruolo o quel lavoro non sostenibile nel tempo.

E' necessaria una riflessione periodica sui valori che davvero per noi sono emozionanti, ciò che davvero vogliamo che ci guidi come una bussola nelle decisioni quotidiane. Perché i valori cambiano, si modificano, acquistano priorità diverse nelle diverse fasi della nostra vita.

Un bilancio periodico tra ciò che stiamo realizzando e ciò per cui lo stiamo realizzando ci facilità nella scelta delle nostre azioni, piccole o grandi che siano. Dalla scelta del lavoro da cercare, alla struttura della nostra agenda, dalle scelte economiche e finanziarie di casa, alle relazioni che portiamo avanti, ogni scelta è correlata ai nostri valori.

Quali sono i valori che attualmente stai implementando? Quanto sono congruenti con i valori che ti guidano?

Se vuoi, parliamone

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