Nell'articolo di novembre (te lo sei perso? no problem, ecco il link) ho iniziato a illustrare come, con le dovute cautele, la teoria delle quattro tendenze di Gretchen Rubin mi ha interessato. Mi ero ripromessa di approfondire il tema in un successivo articolo, vedendo nel dettaglio le quattro tendenze e le modalità più efficaci per avere a che fare con ciascuna di esse. Ed eccoci qua.
Hai già fatto il test di cui ti parlavo a novembre? Se non l'hai già fatto, eccoti il link a cui puoi trovarlo. Capirai se agisci con maggior frequenza come Obliger, Quetionner, Upholder o Rebel. Qual è il valore aggiunto di riflettere su questo? Vediamo assieme.
Le quattro tendenze di Gretchen Rubin
- Upholders rispondono prontamente alle aspettative interne ed esterne - “la disciplina è la mia libertà"
- Questioners mettono in discussione tutte le aspettative; procederanno se convinti che l'aspettativa abbia un senso; essenzialmente, trasformano ogni aspettativa in aspettativa interna—“lo faccio, se mi convinci del perché dovrei”
- Obligers seguono le aspettative degli altri, ma hanno problemi a seguire quelle che impongono a loro stessi—“puoi contare su di me; e io conto su di te affinché io possa contare su me stesso ”
- Rebels resistono a tutte le aspettative, interne o esterne —“non puoi obbligarmi, e nemmeno io posso”
Il valore aggiunto di questa classificazione
Che vantaggio ci dà pensare a noi stessi e agli altri in questi termini? Innanzitutto, come sempre, sottolineo che queste sono da trattarsi come tendenze, come modi di agire più frequenti di altri nella nostra vita, come modalità d'azione, appunto, non etichette.
Il primo vantaggio riguarda noi stessi. Capendo in quale di queste categorie ricadiamo più frequentemente, possiamo individuare il modo migliore per aiutarci a perseguire i nostri obiettivi.
- Se sono un Obliger, ad esempio, cercherò un partner esterno che mi aiuti a tenere fede ai miei propositi. Siccome sono più portato a tener fede agli impegni che prendo con gli altri, rispetto a quelli che prendo con me stesso, mi affiderò a qualcuno a cui in qualche modo rendere conto del mio operato. Che sia un coach per il mio lavoro o una app per la corsa. Devo prestare attenzione a porre dei limiti alle aspettative/richieste degli altri, devo imparare a delegare per evitare burnout.
- Se sono un Questionner, saprò che devo andare in approfondimento su ogni tema e trovare ancora più degli altri la motivazione di ciascun obiettivo, soprattutto se posto dall'esterno. Devo farlo mio, questo è per me essenziale per giungere a un buon risultato. Sono guidato dai dati, dai fatti, ma solo finche sono efficaci per raggiungere l'obiettivo. Accetto l'autorità solo quando è giustificata.
- Se sono un Upholder, so motivarmi, sono affidabile, rispetto i tempi.. ma... ma devo ricordarmi di mantenere flessibilità verso chi non segue pedissequamente le mie regole o i miei tempi, e anche verso me stesso, per evitare di trovarmi compresso in mille aspettative, diventare troppo rigido o demanding. Amo la routine, odio fare errori e delegare. Su questo val la pena esercitarsi.
- Se sono un Rebel, peraltro fetta molto piccola della popolazione, devo venire a patti con la mia tendenza a respingere ogni aspettativa. Probabilmente mi muoverò spinto da obiettivi che ritengo superiori, dai miei valori, dal senso di giustizia. So delegare bene, ottengo i miei risultati ma con i miei tempi e i miei modi. Resisto alla ruotine e alle pianificazioni, devo trovare un modo diverso d'agire, che mi appartenga.
Il secondo vantaggio di riflettere un attimo su questa classificazione è quello di avere più risorse quando abbiamo a che fare con gli altri. Capire chi abbiamo davanti, ci consentirà di provare a scegliere il modo migliore per entrare in sintonia con l'altra persona, capire cosa la muove e a cosa, invece, fa resistenza. Se abbiamo un capo o un collaboratore molto diverso da noi, starà a noi trovare le chiavi che ci consentono di accorciare le distanze e trovare un terreno comune di collaborazione.
Ti è stata utile questa disamina? Come pensi di applicarla nella sfera professionale? e in quella personale?
Se ti va di condividere, io sono qua.